Napoli, 14 aprile 2011 – A Coroglio torna a sgorgare un’antica sorgente romana. Dopo l’allarme di alcuni residenti, che credevano ci fossero problemi alle tubature del quartiere napoletano di Bagnoli, i geologi hanno accertato la rinvenuta presenza di acqua sulfurea che fa capolino dalla sabbia. L’intasamento di un impianto di drenaggio l’ha fatta riaffiorare. Una pozza ribollente che sgorga come una fontana e che corrode pezzi di metallo lasciati in prossimità. Perché quella Coroglio che un tempo faceva parte di Balneolis, termine romano che indicava bagni sulfurei oltre che quelli marini, oggi invece vede tanto degrado rovinare un litorale tra i più suggestivi del mondo. A pochi passi dalle sorgenti, ci sono lidi o locali notturni che d’estate aprono le porte a migliaia di giovani. Strutture moderne, ma al di là delle staccionate affiorano giocattoli, vetri e materiali di risulta affossati nella sabbia. Lungo il cammino che conduce alla sorgente sovrastata da una grossa ancora, manco a dirlo arrugginita, c’è solo da stare attenti a dove mettere i piedi. Perché dietro quella recinsione strappata per fare largo al passaggio, la purezza della fonte romana si mischia al degrado del ventunesimo secolo.
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